NORDIC WALKING la disciplina perfetta......

NORDIC WALKING la disciplina perfetta......

la Nordic Walking Passion a.s.d. è lieta di informarvi che i più importanti giornali Sportivi ci eleggono tra gli sport più importanti del presente e del futuro:

ASI e SCUOLA ITALIANA NORDIC WALKING UN BINOMIO DI SUCCESSO

“Non è la specie più forte che sopravvive ma quella più reattiva ai cambiamenti” (Darwin)

La rivista mensile di ASI, il nuovo Ente di Promozione Sportiva al quale si è affiliata la Scuola Italiana Nordic Walking, ci ha dedicato sul numero di maggio l’articolo “Entriamo nel mondo del Nordic Walking”; che dire, lo hanno fatto veramente alla grande, con l’Associazione riconosciuta come la più competente e organizzata al Mondo: la Scuola Italiana Nordic Walking.
I frutti non si sono fatti attendere, dal riconoscimento immediato della nostra formazione tecnica per la qualifica di “Istruttore Sportivo” come previsto dalla Legge che regola le attività sportive e, in futuro grandi cose ci attendono sul nuovo percorso, altri riconoscimenti che andranno ancor più a valorizzare la figura dell’istruttore e maestro SINW.
Grazie dunque a tutti voi istruttori, maestri e master trainer, che avete saputo dare fiducia al Consiglio Direttivo Sinw in questa scelta, che si preannuncia veramente vincente sotto tutti i punti di vista.

Tutti pensano che camminare sia una cosa semplice e ovvia ma al contrario solo gli esperti sanno come trasmettere le tecniche giuste e più efficienti per ottenere dal proprio fisico le performances migliori.

Informazioni presso = www.nordicwalkingpassion.it alla rubrica contatti contatti oppure telefonando al Maestro SINW / Maestro FIDAL / Istruttore Nazionale CAMMINATA SPORTIVA = Giulio Piccinini 339 5652848

 

REGALA SALUTE ai tuoi Amici e Parenti

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Esempio di Buono- Clicca sopra per Visionarlo

Per ogni volta che dovete fare un regalo e non sapete cosa scegliere, la Nordic Walking Passion Vi suggerisce di regalare SALUTE ( sicuramente un’ importante regalo da fare ad Amici e Parenti ).

Acquista un Buono per il Nordic Walking ( puoi scegliere da 1 a 4 lezioni ), sarà molto gratificante per chi lo riceverà – niente è più bello che Donare la Salute alle persone care, gli oggetti acquistati spesso vengono riposti in cantina e dimenticati mentre il benessere Psico-Fisico rimane per lunghissimo tempo. Pensateci…

per ulteriori informazioni scrivete nella sezione Contatti del sito www.nordicwalkingpassion.it = oppure tel. al n° 339 5652848 = Maestro SINW –  FIDAL – Istruttore Nazionale di Camminata Sportiva  = Giulio Piccinini

Leggi sotto:

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Senza attività fisica si riduce il flusso di sangue che irrora il cervello, soprattutto nelle aree più colpite dall’Alzheimer

Chi si ferma è perduto: bastano appena 10 giorni di sedentarietà per vedere ridurre in maniera significativa il flusso di sangue che irrora il cervello, soprattutto nelle aree deputate alla memoria e quindi più a rischio Alzheimer. E’ quanto dimostra uno studio dell’Università del Maryland pubblicato su Frontiers in Aging Neuroscience.

I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo aver esaminato un gruppo di sportivi “senior”, di età compresa fra i 50 e gli 80 anni, che avevano alle spalle almeno 15 anni di sport di resistenza e che avevano recentemente partecipato a qualche gara. I loro cervelli sono stati accuratamente osservati attraverso una risonanza magnetica prima e dopo 10 giorni di stop.

Le immagini ottenute mostrano che la sedentarietà diminuisce il flusso di sangue che irrora il cervello a riposo: sono otto le aree più colpite, tra cui l’ippocampo, centro cruciale per la memoria, e altre zone che compongono il circuito nervoso che si deteriora per primo quando insorge l’Alzheimer.

«Sappiamo che l’ippocampo gioca un ruolo importante nell’apprendimento e nella memoria, ed è una delle regioni cerebrali che si rimpiccioliscono nelle persone malate di Alzheimer», spiega il coordinatore dello studio, J. Carson Smith. «Nei roditori – aggiunge – l’ippocampo reagisce all’allenamento fisico potenziando la crescita di nuovi vasi sanguigni e neuroni. Così, anche nelle persone più mature, l’esercizio fisico può aiutare a proteggere l’ippocampo dal rimpicciolimento. Per questo è significativo che anche solo 10 giorni di inattività determinino una riduzione del flusso sanguigno nelle regioni più importanti per mantenere il cervello in salute».

«Sappiamo che le persone meno attive da un punto di vista fisico hanno maggiore probabilità di sviluppare problemi cognitivi e demenza col passare degli anni», sottolinea Smith. «In questo studio non abbiamo trovato prove che dimostrino un peggioramento delle capacità cognitive dopo pochi giorni di inattività, ma il messaggio chiave è semplice: se ti fermi per 10 giorni, non perderai solo la capacità di resistenza del cuore, ma ridurrai anche l’afflusso di sangue al cervello».

 

Mantieni la linea con il Nordic Walking

Mantieni la linea con il Nordic Walking

Desideriamo una forma fisica perfetta?   Ecco che, insieme ad un’alimentazione equilibrata, ci viene sempre consigliata dell’attività fisica. Ma quale è meglio fare? Palestra, corsa, nuoto? Recentemente sta spopolando uno sport chiamato Nordic Walking, molti ne parlano come un’attività fantastica. Vediamo di cosa si tratta, e qual è il suo segreto.

Conoscere il Nordic Walking
Si tratta di un nuovo modo di fare sport, adatto a tutti, praticabile in qualsiasi periodo dell’anno da persone di tutte le età, in pianura come in montagna, nei parchi cittadini e addirittura sulla spiaggia, poco costoso e divertente. È uno sport che si pratica all’aria aperta con qualsiasi tempo, sotto il sole o la pioggia, dona tanti benefici per la salute, dà tono alla muscolatura e snellisce il corpo.
Il Nordic Walking o Camminata Nordica nasce nei paesi Scandinavi, più precisamente in Finlandia negli anni ’20 come allenamento estivo per gli atleti dello sci di fondo. Con l’andare del tempo questa disciplina, modificata lievemente nella tecnica e nel materiale usato, ha coinvolto sempre più persone, diffondendosi in tutta Europa e oltreoceano. Anche in Italia la sua diffusione è andata sempre più crescendo, formando un popolo di appassionati e seguaci.
Ma nello specifico di cosa si tratta? In prima battuta, potrebbe sembrare una semplice camminata con i bastoncini, ma in realtà non è utilizzando dei bastoncini che la camminata diventa Nordic, bensì imparando ad usarli nel modo corretto e cioè per spingere e non come appoggio.

  • Il principio fondamentale di questa nuova disciplina è quello di coinvolgere il maggior numero possibile di muscoli e, di conseguenza, aumentare il dispendio energetico a parità di velocità e di distanza percorsa.

I benefici
Il Nordic Walking ben fatto permette uno sviluppo più armonico e un rimodellamento del nostro fisico, un obiettivo che oggi è perseguito da donne e uomini, forse più motivante della salute che si ottiene da questa disciplina.

  • Dal punto di vista muscolare, aumenta il numero dei muscoli utilizzati: braccia e gambe vengono coinvolti entrambi, dividendosi il carico di lavoro. Secondo gli studi quest’attività stimola oltre l’80% della muscolatura.
  • Più muscoli vengono coinvolti più energie consumiamo e più incrementiamo la tonificazione o il volume della massa magra stimolando il metabolismo.
  • A livello articolare, si ha un migliore utilizzo delle cartilagini e si stimola la produzione del liquido sinoviale che funge da lubrificante delle nostre articolazioni. Rispetto alla corsa, si riducono i piccoli o micro traumi su bacino, anche, ginocchia e piedi.
  • Come l’attività aerobica, favorisce una maggiore circolazione periferica del sangue migliorando l’attività cardiaca, e aumentando la capacità dell’apparato respiratorio.

L’utilizzo dei bastoncini previsti da questa disciplina aiuta a mantenere una postura corretta e inoltre, aumentando il senso di equilibrio, consentono a chi lo pratica di mantenere un passo più sicuro e veloce. Grazie ad essi anche la parte superiore del corpo si allena, potenziando la tonicità di braccia e muscoli addominali con conseguente beneficio per la colonna vertebrale.

  • Favorendo la mobilizzazione della colonna vertebrale si riscontra un effetto benefico per la zona della cervicale: contratture e tensioni tendono a diminuire, generando una risposta positiva nella riduzione dello stress.
  • Se praticato con regolarità, come tutte le attività aerobiche, migliora il tono dell’umore e contribuisce a prevenire o superare stati di depressione minore, oltre che aiutare le persone che debbono perdere peso, spesso deflesse.
  • Aumenta la frequenza cardiaca secondo la velocità delle gambe, della pendenza e della spinta che si dà ai bastoncini, consentendo a chiunque di trovare l’intensità ideale, da moderata a molto intensa, simile a quella della corsa veloce.
  • Se una donna di 55 kg che cammina ad una velocità media di 4 km ora consuma poco più di 2,5 calorie (kcal) al minuto e un uomo di 75 Kg consuma circa 3,5 kcal, con il Nordic Walking, camminando con la stessa intensità, ma spingendo sui bastoni, secondo alcuni studi si possono consumare anche il 40% in più di calorie.

Come tutti gli sport va affrontato con gradualità in particolare per i sedentari. Chi soffre di malattie cardiovascolari e malattie muscolo scheletriche deve prima sottoporsi a visita medica.

Perdita di massa grassa
I carboidrati immagazzinati nel nostro organismo sotto forma di grassi possono essere utilizzati come energia se l’attività fisica ha una certa intensità ed è protratta nel tempo. Alcuni studi sostengono che mentre per i primi 10-15 minuti di attività si consumano solo zuccheri, dopo 20 minuti il nostro organismo inizia ad utilizzare anche i grassi e mediamente dopo 60 minuti di esercizio protratto, si consumano solo grassi. Con il Nordic Walking questo avviene prima: ne consegue che a pari intensità e tempo si consuma una percentuale maggiore di grassi. Proprio per questo motivo questa disciplina sportiva è ritenuta molto adatta a chi deve perdere peso; si sa infatti che il modo migliore per dimagrire è perdere massa grassa cercando di mantenere il più integra possibile quella magra. Oltre a ciò il Nordic Walking, essendo meno faticoso della corsa, diventa più motivante per le persone sovrappeso e obese che in maggioranza sono sedentarie e più difficili da coinvolgere. Il Nordic Walking ha la caratteristica della facile pratica “emozionale”, cioè basta uscire di casa per metterlo in pratica, senza dover raggiungere un luogo deputato specifico come un campo da tennis o di calcetto, anche se ovviamente sarebbe bene praticarlo in mezzo al verde, in un ambiente il meno inquinato possibile. Inoltre richiede un limitato impegno scheletrico, muscolare, cardiorespiratorio e vascolare pertanto una volta iniziata questa disciplina viene mantenuta volentieri come stile di vita perché, oltre a un miglioramento del tono muscolare si risente anche di un migliore tono dell’umore.   Per questi motivi, il Nordic Walking è consigliato a tutti, bambini ed anziani, uomini e donne, ma soprattutto è indicato per chi vuole mantenersi in forma.

Come approcciarsi al Nordic Walking?
Frequentare un corso specifico tenuto da Maestri qualificati è il modo migliore per apprezzare al meglio questa attività sportiva. Il corso generalmente si articola in due parti:

  • parte teorica: si spiega e si mostra agli allievi quali sono i movimenti corretti per trarre il massimo beneficio da questa disciplina
  • parte pratica: si impara ad eseguire, sotto la guida del Maestro, i movimenti di passo e di spinta fino all’acquisizione del coordinamento motorio per conseguire i benefici di cui si è detto
  • è utile eseguire esercizi di riscaldamento e mobilitazione per sciogliere eventuali rigidità muscolari ed articolari prima e dopo la parte pratica. Non è richiesto un abbigliamento specifico se non indumenti comodi: tuta o maglietta, kee-way, cappellino, scarpe da ginnastica o scarponcini da trekking leggeri, poiché l’articolazione del piede deve essere abbastanza libera
  • molto importante è la scelta dei bastoncini per il Nordic Walking, attenzione a non confonderli con quelli utilizzati per l’escursionismo, ben diversi per quanto riguarda lunghezza, peso, bilanciamento, impugnatura e gommini che toccano il terreno, differenti a seconda dell’allenamento
  • il terreno: per far si che il piede lavori nel modo giusto (rullata completa, spinta del tallone, metatarso e spinta dell’alluce) non sono necessarie salite da montagna, anzi, si può praticare in pianura e con pendenze che non superino il 7-8%, vanno bene quindi i parchi delle città e le spiagge al mare anche se, per una migliore mobilitazione muscolare e articolare, il terreno pianeggiante con alcune pendenze alternate è certamente il più adatto.

Il Nordic Walking della SCUOLA ITALIANA N.W. SINW è affiliata alla Federazione Italiana di Atletica Leggera e come tale ha maestri federali e scuole già in molte regioni italiane.
Ora non rimane che provare per credere!
Per Iscrizioni o chiarimenti scrivete nella sezione Contatti nel sito= www-nordicwalkingpassion.it  oppure tel. al n° 339 5652848   Maestro SINWFIDAL  =  Giulio Piccinini.

Rafforziamo il Sistema Immunitario.

Rafforziamo il Sistema Immunitario.

Cosa debilita il sistema immunitario? Cosa evitare per non ammalarsi

Il sistema immunitario può indebolirsi a causa di abitudini scorrette di vita, come per esempio non seguire una dieta variata o non praticare movimento. Sulle nostre capacità di difesa incidono notevolmente il non dormire a sufficienza, l’ansia e lo stress, in particolare se prolungato nel tempo

Il sistema immunitario può essere indebolito da una pluralità di fattori come, per esempio, lo stress prolungato, il consumo eccessivo di alcolici e una dieta scorretta.

Il sistema immunitario, fondamentale per non ammalarsi, si può indebolire a causa di uno stile di vita troppo sedentario; muoversi aiuta a rinforzare le difese, a sentirsi meglio e a ridurre le possibilità di contrarre malattie. Camminare ogni giorno, correre, ballare o svolgere dei semplici esercizi a casa contribuiscono a rendere le difese immunitarie più efficaci.

Il sistema immunitario si può debilitare a causa di una dieta monotona, a base di alimenti con alte quantità di coloranti, conservanti ed additivi. E’ molto importante scegliere prodotti nazionali e, se è possibile, biologici.

Per non ammalarsi bisogna evitare di consumare, in maniera eccessiva, i cibi precotti, eccessivamente sofisticati ed elaborati. E’ meglio privilegiare frutta e verdura fresca e di stagione, cereali integrali e cotture semplici e veloci. Per favorire il sistema immunitario è consigliabile cucinare utilizzando aglio e cipolla che svolgono un’azione antibatterica naturale; altrettanto utili le spezie perché apportano sali minerali e vitamine.

Per non ammalarsi bisogna evitare l’abuso di alcol e superalcolici; è altrettanto importante assumere i farmaci rispettando le indicazioni mediche. Un utilizzo scorretto indebolisce il corpo rendendolo più vulnerabile e fragile.

Per rinforzare il sistema immunitario è importante garantirsi un adeguato riposo notturno, compreso fra le sette e le otto ore. Il sonno favorisce la concentrazione, la memoria e contribuisce anche a mantenersi giovani. Inoltre, si dovrebbero ridurre le situazioni che generano ansia e stress. Per imparare gestire queste emozioni è possibile dedicarsi a discipline come lo yoga ed il piloga ossia l’unione di pilates ed yoga e dagli ultimi Studi scientifici è emerso che il Nordic Walking è il miglior alleato per rafforzarsi senza stress ne fisico che mentale.

Per ridurre il rischio di ammalarsi è anche possibile ricorrere ad alcune piante in grado di favorire, in modo naturale, le risposte immunitarie. L’echinacea, i propoli e l’euleuterococco sono soltanto alcune dei prodotti che si possono acquistare in erboristeria e farmacia.

La N.W.P. è sempre attenta e aggiornata sulle ultime novità in campo Medico e Sportivo, per questo ti consigliamo di tenerti informato sul nostro sito: www.nordicwalkingpassion.it – Maestro SINW / Maestro FIDAL / Istruttore Nazionale di Camminata Sportiva = Giulio Piccinini 339 5652848

 

 

 

04 APRILE 2018 " l'Oncologia sposa i BENEFICI del Nordic Walking "

04 APRILE 2018     " l'Oncologia sposa i BENEFICI del Nordic Walking "

L’Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene che la prevenzione debba diventare il migliore strumento per vivere meglio e per abbassare i costi della Sanità stessa.

La NORDIC WALKING PASSION asd sempre attenta e aggiornata sulle ultime ricerche in campo Medico e Sportivo, ha riconfermato la collaborazione offertagli dall’Associazione Per Vincere Domani di Sassuolo ( MO ) per promuovere i molteplici benefici del Nordic Walking e della corretta Alimentazione nella serata che si svolgerà il 04 APRILE 2018.

Presenziano:

Dott. Maurizio Agradi         =  Alimentazione presso Ospedale di Sassuolo

Maestro Giulio Piccinini     =   Referente Sportivo per il Nordic Walking

presso il distretto Polifunzionale di via Mazzini 164 a Sassuolo ( MO ), promuoveranno il movimento sportivo e nello specifico il Nordic Walking, si dibatterà sulla corretta Alimentazione per mantenerci in salute, specificando tutti i benefici che comporta a livello Cardiologico – Oncologico -prevenzione del Diabete e di molte altre patologie che si possono incontrare nel nostro percorso di vita.

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Saranno illustrate le ultime ricerche con le direttive sui temi specifici della serata e termineremo con consigli tecnici sulle attrezzature cercando di rispondere a tutte le curiosità generali del pubblico.

Un team di professionisti con l’associazione Per Vincere Domani e con la Nordic Walking Passion vi aspettano numerosi per questa serata di sicuro interesse generale e ricorda tu vivi nel tuo corpo impara a rispettarlo per vivere al meglio.

Per mantenersi informati segui  = www.nordicwalkingpassion.it

Per maggiori Informazioni  telefonando al Maestro SINW – Allenatore FIDAL – Istruttore Nazionale di Camminata Sportiva = Giulio Piccinini 339 5652848  oppure contattando:

Associazione PER VINCERE DOMANI   O.N.LU.S

Via Francesco Ruini, 2

41049 Sassuolo (Mo)

Tel. +39.0536.846273

Fax +39.0536.846180

Operatività Segreteria Associazione: Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì dalle 08:30 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18:30

info@pervinceredomani.org

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Grande soddisfazione personale per il successo ottenuto alle presentazioni  promosse dall’Associazione PER VINCERE DOMANI di SASSUOLO e della ass.ne  SENOnALTRO di Regggio Emilia.

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Un grande ringraziamento ai responsabili delle associazioni Sig.ra PISTONI PAOLA di Sassuolo  e al al Dott. Guglielmo Ferrari di Reggio Emilia, i quali mi hanno permesso di elencare tutti i benefici delle attività sportive e in particolare del Nordic Walking.

L’iniziativà prosegue con i Corsi per apprendere la tecnica, nel caso vogliate IscriverVi potete RivolgerVi  direttamente al sottoscritto Giulio Piccinini scrivendo nella sezione contatti o telefonando al n° 339 5652848.

L’equipe Medica Oncologica Ospedale nuovo di Sassuolo e dell’Ospedale Santa Maria di Reggio Emilia  consigliano alle loro pazienti ( dopo l’iter Ospedaliero ) un Maestro certificato nelle problematiche sopra elencate.

 

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Cerchiamo sempre di essere attenti e aggiornati sulle ultime novità in campo Sportivo e Medico, per questo ti consigliamo di mantenerti informato su www.nordicwalkingpassion.it – Maestro SINW / Maestro FIDAL = Giulio Piccinini 339 5652848

 

I 10 segni che ti faranno smettere di mangiare Glutine.

I 10 segni che ti faranno smettere di mangiare Glutine.

La NORDIC WALKING PASSION dopo innumerevoli corsi Medici e di Alimentazione Consiglia di seguire le indicazioni sotto riportate.

Ecco i sintomi da prendere in considerazione:

  1. Problemi nel sistema digerente come gas, gonfiore, diarrea e costipazione. La costipazione è più comune nei bambini dopo aver mangiato il glutine.
  2. Cheratosi pilare (“pelle di pollo” sul retro delle braccia). E ‘il risultato della mancanza di acidi grassi e vitamina A.
  3. Sensazione di stanchezza, confusione o esaurimento dopo aver mangiato cibo con presenza di glutine.
  4. Malattie autoimmuni come tiroidite di Hashimoto, artrite reumatoide, colite ulcerosa, lupus, psoriasi, sclerodermia o sclerosi multipla.
  5. Problemi di equilibrio, vertigini e altri sintomi neurologici. 6. disparità ormonali come PMS, PCOS o sterilità inspiegata.
  6. Mal di testa o emicranie ricorrenti.
  7. Debolezza cronica o la fibromialgia. Queste diagnosi sono diagnosticate dal medico ma non sempre si riesce a trovare il motivo del dolore o della stanchezza. La risposta molto di frequente è proprio l’assunzione di alimenti contenenti glutine.
  8. Irritazione gonfiore o dolore a dita, fianchi o ginocchia.
  9. Problemi di stato d’animo, come ad esempio depressione, ansia, sbalzi d’umore e ADD

Quali sono i test per l’intolleranza al glutine?

C’è un ottimo modo per controllare se si è intolleranti al glutine… Eliminalo dalla tua dieta nelle prossime 2-3 settimane, in seguito consumalo nuovamente.

Devono passare mesi o addirittura anni, prima di poter eliminare definitivamente il glutine presente nel nostro corpo.

Fai una prova, elimina il glutine dai tuoi pasti più a lungo possibile e ne sentirai sicuramente i benefici.

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MANGIARE bene per VIVERE bene:

IL cibo è il nesso tra l’esterno e l’interno, tra il mondo che ci circonda ed il nostro corpo. E’ ciò che ci lega alla natura. Purtroppo sono realmente poche le persone che hanno la consapevolezza che ciò che mangiamo determinerà, insieme ad altri fattori come lo stress, la contaminazione elettromagnetica, al sedentarietà ed i fattori genetici ereditari, se attivati, il nostro stato di salute.

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CARBOIDRATI RAFFINATI SE LI CONOSCI LI EVITI

Pasta, pane, biscotti e cornflakes. Probabilmente questi sono alcuni dei carboidrati che non mancano mai sulla vostra tavola. Fortunatamente però il regno vegetale ci offre anche legumi, ortaggi e frutta. I primi sono prodotti farinacei elaborati dall’uomo attraverso la lavorazione dei cereali, i secondi ce li offre madre natura. In entrambi i casi è importante capire la differenza in termini salutari tra cosa ci conviene mangiare e cosa invece dovremmo evitare. Iniziamo dicendo che i cereali dovrebbero coprire per un buon 55% il nostro fabbisogno energetico giornaliero, il 30% spetta ai grassi e il restante 15% alle proteine. Ma quali cereali dovremmo mangiare? Innanzitutto attenti ai finti cereali da colazione, i famigerati cornflakes. Attraverso pubblicità mirate e studiate a tavolino, sono riusciti a far credere che i cornflakes siano sinonimo di una colazione salutare, nutriente ed equilibrata e per di più dicono servano anche a mantenersi in forma. Ma le cose non stanno così. Se leggessimo le etichette di ciò che compriamo, ci renderemmo conto che i semplici cornflakes vengono accompagnati nel migliore dei casi da zucchero (bianco)estratto di malto d’orzo (il cui potere dolcificante è leggermente minore del saccarosio), sale e una serie di vitamine sintetiche.

Doppia dose di zucchero sotto forma di distinte versioni.  Eppure se per mantenere la linea, ma più in generale per una questione di salute, la prima cosa da eliminare dalla nostra alimentazione è proprio lo zucchero, perché ce lo ritroviamo un po’ dovunque?  Ma soprattutto, se la Commissione Codex Alimentarius ( istituita dalla FAO e dalla OMS, tra i cui scopi c’è la tutela dei consumatori) ha già stabilito, tanto per citare un esempio, che i succhi di frutta non potranno più avere zuccheri aggiunti, perché invece continuare ad aggregarli ai cereali? La risposta sembra alquanto ovvia.  Senza l’aggiunta degli zuccheri, i cereali venduti nei supermercati non li comprerebbe più nessuno. Per non parlare poi della presenza del sale e delle vitamine sintetiche di cui va presa in considerazione non solo la scarsa biodisponibilità rispetto a quelle naturali, ma in alcuni casi anche la loro dannosità. Non basta, infatti, cercare di ricreare la stessa struttura molecolare di una vitamina naturale sperando che sia altrettanto funzionale. E’ la sinergia tra i diversi elementi che fa la differenza.  Per quanto riguarda i biscotti, ( la marca è indifferente, ciò che conta è che li compriate al supermercato) leggendo le etichette, possiamo trovarci sciroppo di glucosio, (una soluzione acquosa concentrata ottenuta industrialmente dalla lavorazione dell’amido del mais, più economico e facile da trasportare in quanto liquido), pannaburrograsso idrogenato e nonagenti lievitanti ed aromi chimici.

Grasso Idrogenato  Tutti ingredienti chiamiamoli secondari, che diventano però i principali responsabili dei chili di troppo e delle malattie metaboliche. Di quest’argomento ci occuperemo nello specifico quando parleremo di quanto siano dannosi per il nostro organismo lo zucchero, i grassi idrogenati e tutti gli additivi utilizzati. Se poi questi cereali e questi biscotti li mangiamo inzuppandoli nel latte, rien ne va plus. Scardinare il mito del latte come alimento basico della nostra alimentazione richiede una serie di chiarimenti e riflessioni, che meritano anch’essi, di essere trattati in un unico ed esaustivo articolo. E adesso vi domanderete come fare colazione? Un’ ipotesi valida, potrebbe essere costituita dai cereali integrali, come fiocchi di orzo, di avena, farro, segale, spelta e frumento. Oppure vero pane integrale e marmellata, l’importante è che quest’ultima non sia industriale.  Il latte vaccino lo possiamo sostituire con latte di riso o di mandorla, per esempio. Ma ritorniamo ai cereali integrali.

Per capire la loro importanza, bisogna comprendere quanto le fibre alimentari siano beneficiose per il nostro organismo. Da un lato favoriscono il senso di sazietà, in quanto assorbendo l’acqua fanno aumentare il volume del contenuto intestinale, dall’altro facilitano la peristalsi intestinale. Combattono quindi la stitichezza e migliorano la flora batterica in quanto la loro assunzione giornaliera fa si che le sostanze nocive presenti nel canale digerente vengano inglobate e quindi successivamente eliminate.  Ma i vantaggi non finiscono qui. Il loro utilizzo viene associato alla diminuzione del rischio di malattie cardiovascolari. Le fibre, infatti, interferiscono nell’assorbimento dei glucidi e dei lipidi riducendo i livelli di colesterolo nel sangue. Diminuisce il rischio di diabete poiché favoriscono la riduzione del glucosio nel sangue e allo stesso tempo evitano i cosiddetti sbalzi glicemici in quanto ne regolano e ne rallentano l’assorbimento. Si riduce il rischio di cancro colorettale, in quanto danno luogo a un transito intestinale accelerato, diminuendo il tempo di contatto della mucosa con eventuali carcinogeni. L’importante è capire che i benefici dei cereali integrali sono associati al consumo di tutte le loro sostanze nutritive. Tali nutrienti se consumati insieme, hanno un effetto sinergico sulla nostra salute. Non vale quindi, come fanno molti, raffinare un prodotto per questioni economiche e poi aggiungervi la crusca solo perché la normativa vigente consente di farlo.  Quindi possiamo individuare l’origine del problema nella raffinazione delle farine. Quella che generalmente si utilizza per la produzione di pastapanepizzabiscotti e tutti i loro sotto prodotti è farina raffinata. E’ la farina 00, il cui utilizzo risponde alla logica del profitto, in quanto, mentre dopo alcuni mesi la farina integrale va a male, quella raffinata si conserva decisamente più a lungo. Inoltre grazie al loro impiego, i prodotti da forno che la contengono hanno una consistenza decisamente più soffice. Quindi se tanto mi da tanto, perché utilizzare quella integrale? Andiamo dritti al grano.

]Il chicco di grano è costituito dalla crusca, che costituisce la parte più esterna e ricca di fibre, dal germe interno, ricco di micronutrienti, e dall’endosperma, ricco di amido.  La crusca e l’embrione essendo facilmente deperibili, rendevano la farina ed i prodotti derivati altrettanto deteriorabili, ragion per cui l’industria alimentare optò per la raffinazione della farina in questione. Purtroppo, così facendo sono venute meno fibre, vitamine e una serie di minerali fondamentali per il corretto funzionamento del nostro organismo.  Di qui l’importanza di consumare alimenti il meno raffinati possibile. La farina 00, come tutti i prodotti raffinati, provoca come abbiamo visto, un aumento della glicemia e il conseguente incremento dell’insulina, fenomeno che nel tempo porta ad un accumulo dei grassi. E’ ormai chiaro che non tutti carboidrati sono uguali e potendo scegliere dovremmo dunque optare per i cereali integrali. Bisogna solo riabituare il palato ormai assuefatto e capire che per l’industria alimentare siamo solo acquirenti, marionette che si aggirano tra gli scaffali dei supermercati. [Image]Passiamo al pane. La prima cosa da fare è evitare di comprarlo negli ipermercati e supermercati perché non ha nulla a che fare con quel prodotto semplice, sano e naturale, a base di farina integrale, acqua e lievito di una volta. In ogni caso leggete sempre le etichette di ciò che comprate. Forse non tutti sanno che un quarto del pane confezionato venduto nei nostri supermercati proviene dai Paesi dell’est, in particolare dalla Romania. E’ precotto, surgelato, riscaldato e costa meno della metà di quello italiano.In Italia, però non essendoci l’obbligo di fornire sull’etichetta del pane la provenienza del prodotto, il consumatore non sa che quello che compra non è un prodotto italiano.  La bontà del pane di una volta è data dalla qualità del prodotto base, dalla farina e dalla sua macinazione, dall’acqua e dalla lievitazione naturale e infine dalla cottura. Purtroppo al giorno d’oggi esistono in commercio semi lavorati e additivi chimici che permettono, con la sola aggiunta di acqua, di ottenere qualsiasi tipo di prodotto da forno.  Sono prodotti a base di stabilizzanti ed emulsionanti, con la caratteristica di durare a lungo rispetto ad un prodotto naturale, grazie ai conservanti di cui sono composti.  In definitiva dovremmo evitare quanto più possibile di comprare nei supermercati e capire che essere consapevoli di ciò che mangiamo ha realmente un ‘importanza decisiva per la nostra salute.

 

 

La O.M.S. afferma che l’ESERCIZIO FISICO PROTEGGE dai TUMORI.

La O.M.S. afferma che l’ESERCIZIO FISICO PROTEGGE dai TUMORI.

La NORDIC WALKING PASSION asd  sempre attenta e aggiornata sulle ultime novità in campo  Medico e Sportivo, consiglia di leggere l’articolo sotto riportato.

L’ESERCIZIO FISICO PROTEGGE DAL TUMORE

Lo sostiene una ricerca dell’Università di Copenhagen sui topi. Meno casi e prognosi migliore. Effetto positivo anche in caso di attacchi cardiaci

POTREBBE essere l’adrenalina il segreto dell’effetto protettivo dell’attività fisica nei confronti del cancro. Lo afferma uno studio, per ora solo sui topi, pubblicato da Cell Metabolism, il primo a indagare sui meccanismi molecolari di questo fenomeno. Secondo studi precedenti, chi fa regolare esercizio fisico ha sia una minore probabilità di avere un cancro che una maggiore sopravvivenza. Diversi studi in passato hanno messo in relazione lo sport e l’insorgenza di tumori. I ricercatori  dell’università di Copenhagen hanno impiantato cellule di melanoma in due gruppi di topi, uno con nella gabbia delle ruote, mentre l’altro senza possibilità di fare esercizio. Gli animali del primo gruppo dopo un mese hanno avuto molti meno tumori e anche meno metastasi. Dalle analisi del sangue è emerso che nei corridori c’era un maggior tasso di adrenalina, di una molecola chiamata interleuchina 6 e di un componente del sistema immunitario. Un esperimento successivo ha stabilito che è proprio l’adrenalina la principale responsabile della protezione, perché con la sua presenza favorisce la formazione delle altre due molecole. “Con questi risultati dimostriamo che i topi che fanno esercizio fisico hanno visto una riduzione del cancro – spiga Pernille Hojman, ricercatrice dell’università di Copenhagen  – . Ma i topi non sono persone ed è impossibile dire se il meccanismo si applica anche all’uomo, anche se è noto che l’esercizio, specialmente quello moderatamente intenso, aumenta la produzione di adrenalina”. Oltre che a proteggere parzialmente dal cancro, l’esercizio sembra avere un effetto benefico anche sugli attacchi cardiaci. Secondo un altro studio pubblicato dall’American Journal of Medicine, il rischio di depressione, che è triplo negli infartuati rispetto a chi non ha avuto attacchi, è dimezzato nelle persone atletiche, e cala anche se si inizia a fare sport dopo l’evento. Del ruolo che l’attività fisica avrebbe nei confronti dei tumori si parla da tempo. Va detto che alcuni tipi di cancro sono sensibili agli effetti del movimento, che ne riduce l’incidenza. La relazione diretta è stata dimostrata per il cancro del colon, dell’endometrio e del seno, mentre per altri, come quello della prostata, i dati non sono ancora sufficienti per trarre conclusioni definitive. Va detto però, com ricorda l’Airc, che il meccanismo per cui lo sport esercita un’azione anticancro non è ancora del tutto chiaro per alcuni tumori. Va ricordato che l’esercizio è utile per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e per evitare l’osteoporosi.

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DIETA SBAGLIATA CAUSA IL 30% DEI TUMORI….

IL 30% dei casi di tumore nasce a tavola. La prevenzione oncologica deve passare anche dall’insegnamento di una dieta corretta, a partire dalla scuola dell’obbligo, dove andrebbero istituiti corsi di educazione specifici. “Anche i troppi grassi e la poca frutta e verdura poi nuociono gravemente alla salute e aumentano il rischio di tumore proprio come le sigarette”, spiega  Michele Carruba Direttore del Centro Studi e Ricerche sull’Obesità dell’Università di Milano e co-presidente del convegno nazionale Spazio e nutrizione di oncologi e nutrizionisti che si chiude oggi a Milano e che ha visto la partecipazione di oltre 300 esperti provenienti da tutta Italia. i tumori collegati all’alimentazione. Le neoplasie più influenzate da quello che mangiamo e dai chili di troppo sono al colon retto, mammella, pancreas, fegato, ovaio, rene, esofago, cervice e utero. Il nostro Paese è una delle patrie della dieta mediterranea eppure abbiamo il primato europeo di sovrappeso infantile. Il 12% dei bambini italiani è addirittura obeso. Se vogliamo invertire questa tendenza dobbiamo promuovere maggiormente la cultura della giusta alimentazione tra tutta la popolazione. La dieta per i pazienti. A Milano una sessione è stata dedicata al tema della dieta per il paziente oncologico. “La malnutrizione interessa l’80% dei malati – aggiunge il professore Francesco Cognetti presidente della Fondazione Insieme contro il Cancro e relatore al convegno organizzato nella città meneghina -. Il cancro indebolisce tutto il nostro organismo, provoca un calo dell’appetito e quindi anche della qualità e quantità dell’alimentazione. Esistono poi gli effetti collaterali delle cure che spesso interessano proprio l’apparato gastro-intestinale. La dieta durante la patologia neoplastica deve perciò essere adatta alla situazione clinica”. Alleanza fra oncologo e nutrizionistra. “Nei nostri ospedali c’è bisogno di una sempre più forte alleanza e collaborazione tra oncologo e nutrizionista – sottolineano i Carruba e Cognetti -. Insieme questi due specialisti devono aiutare il malato a scegliere i cibi più appropriati e risolvere così i molti problemi legati all’alimentazione durante e dopo le cure anti-tumorali. In questo modo possiamo non solo migliorare la qualità di vita generale del paziente ma anche la risposta positiva dell’organismo alla neoplasia”.

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Alimenti alcalinizzanti: quali sono e a cosa servono

Alimenti alcalinizzanti: quali sono e a cosa servono

La NORDIC WALKING PASSION dopo innumerevoli corsi Medici e di Alimentazione Consiglia di seguire le indicazioni sotto riportate.

Gli alimenti alcalinizzanti sono soprattutto frutta e verdura e alcuni condimenti, che servono a mantenere il ph in equilibrio fra acido e basico, evitando di incorrere in alcune patologie

Gli alimenti alcalinizzanti servirebbero a mantenere il nostro organismo in uno stato di equilibrio. Il tutto si basa sulla concezione, secondo la quale la maggior parte delle malattie sia causata dall’alterazione del nostro ph, che tenderebbe in direzione dell’acidità. Questa condizione si verrebbe a verificare in seguito all’assunzione di cibi dall’azione particolarmente acidificante. Sarebbe quindi uno squilibrio della dieta alla base di varie patologie. Lo squilibrio deve essere compensato attraverso l’assunzione di particolari prodotti alimentari. Vediamo nello specifico di che cosa si tratta.

Quali sono

Gli alimenti da scegliere sono quelli che sono ricchi soprattutto di alcunisali minerali, come il magnesio, il potassio, il calcio e il sodio. In questo senso è particolarmente indicata l’uva, che trova particolare applicazione nell’ambito di diete disintossicanti. Alcuni cibi sembrerebbero apparentemente acidi, ma in realtà non è così. E’ il caso, per esempio, del limone, che, a differenza di quanto possa sembrare, è uno dei più efficaci alimenti alcalinizzanti e viene consigliato per prevenire i calcoli renali.

In generale molti vegetali sono alcalinizzanti.

Per questo andrebbe promosso il consumo di frutta e verdura e in particolare quello di ortaggi come gli spinaci, la lattuga, i cavolfiori, le carote, il sedano, i cetrioli e i ravanelli. I cereali in generale non rientrerebbero in questa categoria, tranne alcuni: il miglio, l’amaranto e la quinoa. Ci sono poi alcuni condimenti che vengono utilizzati nella preparazione dei cibi. Si tratta di salvia, rosmarino, peperoncino, zenzero, curry e semi di cumino.

A cosa servono

Secondo la teoria che sta alla base della promozione della dieta alcalinizzante, il funzionamento dell’organismo è basato su un rapporto acido-basico. Se l’ambiente in cui vivono le cellule del corpo diventa molto acido, il ph si altera e si incorre in fenomeni che in generale vengono chiamati malattie da degenerazione cellulare. Si tratta soprattutto di patologie cardiovascolari e di disturbi infiammatori cronici, che possono essere più o meno gravi.

La dieta consigliata, secondo i fautori di questa teoria, è quella che vuole fare in modo che si raggiunga un equilibrio fra acidità e basicità. Non si tratta di eliminare gli alimenti acidificanti, ma di raggiungere una situazione di compensazione, visto che i cibi alcalinizzanti eviterebbero che nel nostro organismo si formino eccessivamente gli acidi. L’alimentazione è in sostanza fondamentale per garantire il nostro benessere.

a proposito di cibi e bevande acide : Questo veleno

distrugge le ossa, ma ognuno lo beve ogni giorno!

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Tutti sappiamo che bere Coca Cola in grandi quantità può avere un impatto disastroso sul nostro fisico, ma il perchè nessuno lo sa. Eccolo cosa succede quando beviamo una lattina di questa bevanda……

Cominciamo col dire che il nostro corpo non sa metabolizzare certi zuccheri contenuti nelle bevande zuccherine (non solo nella Coca cola, ma anche nella Fanta, nella Sprite e altre bevande gassate ricche di zuccheri…). Questi non vengono utilizzati come energia, ma vanno ad accumularsi nell’organismo sotto forma di grassi, quelli formati dal fegato dopo la strizzata di insulina del pancreas. Sembra, tra l’altro, che nelle donne aumenti il rischio di cellulite. Negli uomini promuove una modificazione della struttura androide in ginoide (pancetta, aumento delle “maniglie dell’amore”, laterale delle cosce arrotondato).

La Coca cola è una bevanda a ph acido

Questo significa che, non solo che la Coca cola non fa digerire come molti credono, ma va ad interferire con il lavoro della bile (che è alcalina), che serve per alcalinizzare gli alimenti prima dell’assorbimento intestinale. La Coca cola crea un ambiente acido (più se ne beve, più aumenta l’acidità) in opposizione alla basicità necessaria del nostro sangue e del nostro organismo. Un’acidosi continuata crea le condizioni ideali per una condizione di infiammazione minima persistente dell’organismo, e si sa che un’infiammazione cronica è in grado di provocare slatentizzazioni che sfociano nelle malattie più disparate, da sindromi degenerative a problemi cardiovascolari e tumorali.

Cosa succede subito dopo aver bevuto un bicchiere di Coca cola?

  • Nei primi 10 minuti una quantità pari a 10 cucchiaini di zucchero colpisce le pareti del nostro stomaco. Questa quantità è pari o superiore alla dose giornaliera di zuccheri raccomandati. L’unico motivo per cui non vomitiamo è per la quantità di acido fosforico che “taglia” e affievolisce il sapore eccessivamente dolce.
  • Entro i primi 20 minuti la quantità di zucchero va a stimolare l’incremento di insulina con conseguente formazione di grasso endogeno da parte del fegato.
  • Entro i primi 40 minuti la caffeina viene assorbita, con tutti gli effetti di dipendenza da adrenergici (una strizzata alle ghiandole surrenali), le pupille si dilatano, la pressione del sangue aumenta e aumentano gli zuccheri nel sangue.
  • Entro i primi 45 minuti aumenta la produzione di dopamina, ormone del piacere, con un effetto simile agli effetti di eroina e cocaina.
  • Entro i primi 60 minuti si ha un crollo degli zuccheri in circolo: si attiva il senso di fame e si può andare in ipotensione da carenza di zuccheri nel sangue. Le dosi di zucchero e caffeina ritenute pericolose, sono pari ad una quantità che varia dai 2 litri ai 10 litri al giornoPurtroppo ha la stessa pericolosità che hanno le sigarette. Secondo gli ultimi studi riportati sul Journal of public health, chi beve Coca Cola continuamente, ha telomeri, (sono piccole porzioni di Dna che si trovano alla fine di ogni cromosoma), più brevi nei globuli bianchi; Ciò vuol dire che si è esposti a maggiori rischi per quanto riguarda le malattie cardiovascolari e i tumori, oltre che il diabete. I ricercatori, hanno dichiarato che bere una bibita gassata al giorno corrisponde ad avere un invecchiamento precoce biologico di 4 anni e mezzo, ossia come per chi fuma.Comunque se siete ancora scettici, gli studiosi hanno anche portato a riprova dei loro studi i seguenti esempi:
  • -La bevanda viene usata negli Stati Uniti, quando avviene un incidente, infatti versata sulla strada, fa scomparire  tutte le tracce di sangue.
  • Il  nemico comunque non è la Coca Cola, ma la combinazione di dose eccessive di zucchero unite alla caffeina e all’acido fosforico…combinazione che è bene sapere, la si trova nella maggior parte delle bibite gassate.

-Se si versa una lattina della bevanda in un water incrostato e si lascia agire per un’ ora, basta poi tirare l’acqua e si avrà un water splendente

-Se ponete un osso in un bicchiere contenente la bevanda, dopo 2 giorni l’osso sarà completamente dissolto

-Se volete togliere le macchie dalle vostre stoviglie, basta versare sopra di esse un pò della bevanda e l’acido citrico contenuto agirà rendendole pulite

-Se dovete svitare una vite corrosa dalla ruggine, basta applicare su di essa uno straccio imbevuto della bibita, lasciare agire qualche minuto e il gioco è fatto

-Se avete abiti sporchi di grasso che non riuscite a pulire, basta che unite al vostro abituale detersivo una lattina della bevanda e il grasso si scioglierà immediatamente

-Se il vostro parabrezza è veramente sporco basta pulirlo con uno straccio imbevuto della bibita

La Coca Cola light, è una bomba a scoppia ritardato per colpa del connubio Coca Cola + Aspartame

Mai poi mai lavarsi i denti dopo aver bevuto Coca Cola, perchè toglie tutto lo smalto.

 

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Non dimenticare mai l'acqua

Non dimenticare mai l'acqua

Nell ‘attività fisica e in allenamento non dimentichiamoci mai l’acqua, ( l’ Equipe Medica della Scuola Italiana Nordic W. ) ha fatto uno studio nel quale si evince che il nostro corpo ha bisogno di bere sotto sforzo ogni 15 minuti, se questo non viene fatto i nostri organi soffriranno di disidratazione ( in qualsiasi stagione ). Per chi voglia ottenere il massimo dai suoi sforzi, consigliamo di aggiungere sali minerali nella Borraccia ( comunemente in vendita nelle Farmacie o para Farmacie ).   Cinture e zainetti portaborraccia sono la scelta migliore per essere comodi e per muoversi senza problemi.

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SMETTERE di utilizzare prodotti con Farina Bianca:

SMETTERE di utilizzare prodotti con Farina Bianca:

Ecco perchè bisognerebbe smettere di usare i prodotti a base di Farina Bianca:

La colla si attacca alle pareti intestinali, rallentano il flusso del cibo, generando fermentazioni (degli zuccheri) e putrefazioni (delle proteine) e quindi un aumento delle tossine nel corpo che provoca stanchezza, nervosismo, mal di testa, malassorbimento dei nutrienti, predisposizione alle malattie e nel lungo tempo può essere causa di problemi davvero seri.

Che la farina bianca formi una colla è facile da scoprire: basta mescolarla con un po d’acqua e vedere come rimane appiccicata alle mani e si indurisca. Viene chiamata Colla di Farina ed è usata per la produzione di cartapesta e lavori fai da te.

IL NOSTRO ORGANISMO E’ COME UN SISTEMA IDRAULICO

“Se osserviamo il corpo umano noteremo che ospita un complicatissimo apparato idraulico, con una grande quantità di tubi e tubicini in cui circolano i liquidi del corpo: principalmente sangue e linfa. Vi sono alcuni alimenti che, durante la digestione,diventano una specie di colla, detta muco, capace di attaccarsi alle pareti intestinali ed altre condutture organiche, e ricoprirle con uno strato sempre più spesso.

Il muco intestinale, sostanzialmente, è il risultato di anni ed anni di accumulo di sostante organiche collose sulle pareti dell’intestino. Si pensi che, mediante autopsia, si è riscontrata in certe persone una presenza di muco ammontante fino a 7-8 kg.” Prof. Arnold Ehret, autore di best-seller mondiali sull’alimentazione.

L’INTESTINO E’ LA CHIAVE DELLA SALUTE In questa sorta di colla trovano riparo e proliferano i parassiti e la Candida (un lievito molto pericoloso per la nostra salute). Questi prodotti a base di farina e zucchero alimentano e fanno sviluppare la flora batterica nociva con conseguenze enormi. Questo squilibrio intestinale genera moltissimi problemi. Il famoso medico americano Norman Walker affermava che tutte le malattie hanno inizio dall’intestino. Infatti in esso troviamo la maggior parte del sistema immunitario, è l’apparato che ci fornisce di energia e che digerisce e produce lo scarto a partire dal cibo. Se l’apparato gastro-intestinale smette di funzionare tutta la nostra vita fisica e mentale ne sarà enormemente danneggiata. Infatti è stato dimostrato che il nostro umore dipende dalla flora batterica e la serotonina, l’ormone del benessere, è prodotta per il 95% proprio a livello intestinale.

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E’ ufficiale: il glifosato contenuto nella pasta provoca la Sla e il morbo di Alzheimer

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Lo si può leggere in uno studio del Massachusetts Institute of Technology (Mit). La seconda notizia, non meno importante della prima, è che l’associazione di produttori di grano duro del Sud Italia GranoSalus promuoverà autonomamente l’analisi chimica sui prodotti derivati dal grano (pasta, pane e altro). E li renderà pubblici pubblicandoli sulla rete. Sapremo finalmente quale pasta (e quale pane) mangiare. E, soprattutto, quale pasta non dovremo mai più acquistare (con riferimento – con molta probabilità – ai marchi altisonanti e super pubblicizzati ).  

E’ ufficiale: i derivati del grano al glifosato (o glyphosate, secondo il termine scientifico) – e cioè pasta, pane e altro ancora – provocano danni alla salute umana. La cosa è nota da tempo, ma adesso è disponibile uno studio Massachusetts Institute of Technology (Mit). Il glifosato presente nella pasta e nel pane può provocare malattie gravi: diabete, obesità, asma, morbo di Alzheimer, sclerosi laterale amiotrofica (Sla), e il morbo di Parkinson (come potete leggere qui).

Attenzione, insomma, soprattutto alla pasta che acquistiamo nei supermercati. Soprattutto la pasta prodotta con i grani duri canadesi, ma non solo anche quelli dei Paesi dell’Est, che sono letteralmente pieni di glifosato. Perché i grani duri canadesi contengono percentuali elevate di glifosato l’abbiamo raccontato in questo articolo.

Quello che oggi vogliamo approfondire è un tema delicatissimo, che riguarda la nostra salute. Tema legato al pane e, soprattutto, alla pasta che, ogni giorno, andiamo ad acquistare nei supermercati o negli stessi negozi artigianali. E’ la pasta dei grandi marchi, quella che viene promossa con pubblicità martellante sui mezzi d’informazione. Ebbene, attenzione, perché questa pasta prodotta con i grani pieni di glifosato può provocare danni seri al nostro organismo.

Non è una nostra opinione ma, come già accennato, sono i risultati di uno studio dettagliato effettuato da due scienziati, Anthony Samsel e Stephanie Seneff, del Massachusetts Institute of Technology (Mit) Leggiamo insieme cosa scrive Stephen Frantz, considerazioni riportate dal sito Beyondpesticides.org“Quando una cellula sta cercando di formare le proteine, può afferrare il glifosato invece della glicina e formare una proteina danneggiata. Dopo di che èil caos medico. Dove il glifosato sostituisce la glicina, la cellula non può più comportarsi come al solito, provocando conseguenze imprevedibili con molte malattie e disturbi conseguenti”.

La notizia dello studio messo a punto dagli scienziati del Massachusetts Institute of Technology (Mit) arriva proprio quando un nutrito gruppo di produttori di grano duro del Sud Italia, stanchi di subire i prezzi imposti dalle multinazionali (in particolare, dal Chicago Board of Trade, che è il più importante mercato di cereali del mondo), ha deciso di passare al contrattacco per informare direttamente i cittadini. Per ora, lo ricordiamo, i cittadini non sono informati. Tutti noi acquistiamo la pasta nei supermercati, ma non sappiamo con che grano duro è stata prodotta tale pasta. Ebbene, i produttori di grano duro del Sud del Sud Italia (soprattutto della Puglia, della Sicilia e della Basilicata) hanno dato vita a un’associazione –GranoSalus – e hanno annunciato che inizieranno ad effettuare le analisi chimiche su tutti i derivati del grano: pasta, pane e via continuando.

E renderanno noti, sulla rete, i risultati di tali analisi. (Vi consigliamo questo video che spiega molto bene cosa si sta facendo). Potete stare certi, cari lettori, che quello che verrà fuori da queste analisi potrebbe avere effetti devastanti. Perché finalmente conosceremo che cosa c’è nella pasta, nel pane e, in generale, in tutti i prodotti derivati dal grano. Per noi che viviamo nel Sud Italia sarà un test importantissimo. Perché, nel Mezzogiorno, tradizionalmente, il consumo di pasta, da parte delle famiglie, è di gran lunga maggiore rispetto alle famiglie del Centro e del Nord Italia. Di conseguenza, noi meridionali siamo più esposti, a ungo andare, a queste malattie. Finalmente qualcuno ci comunicherà i dati ufficiali sull’eventuale presenza nel pane e – soprattutto – nella pasta di veleni chimici, a cominciare dal glifosato, che sono responsabili di malattie gravissime. Quello che avrebbero dovuto fare lo Stato – e quello che avrebbero dovuto fare le Regioni – a cominciare dalla Regione siciliana (magari in collaborazione con le due facoltà di Agraria della nostra Isola) – lo faranno gli stessi agricoltori. Una sconfitta per la politica italiana.

E una grande vittoria dei cittadini che ormai non sanno proprio che farsene di questa vecchia politica italiana al servizio delle multinazionali! Che consigli dare ai consumatori e, in particolare, alle famiglie del Sud Italia e della Sicilia? Non acquistate più la pasta dei grandi marchi fino a quando GranoSalus non comincerà a rendere noti i risultati delle analisi. Cercate fin da ora di acquistare la pasta prodotta in Sicilia.    

aggiornamento, l’intervista:

Grano duro, Saverio De Bonis: “L’UE non tutela la salute degli italiani”

                                                         AGGIORNAMENTO del 14 SETTEMBRE 2016     articolo di: Giulio Ambrosetti

 

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